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Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

Nella serie Fotometria e colorimetria

Dalla radianza (fisica) alla luminanza (fotometria) alla brillanza (sensazione)

Abbiamo visto nel precedente post che la radianza (radiance) è una grandezza fisica, in particolare radiometrica, che misura la radiazione emessa o riflessa in una direzione. La sua unità di misura è il Watt allo steradiante al metro quadro (lo steradiante è l’unità di misura dell’angolo solido).

Abbiamo anche visto che la radianza, pesata spettralmente con la curva di efficienza del sistema visivo umano, prende il nome di luminanza (luminance) che è una grandezza psicofisica, in particolare fotometrica, e si misura in candele al metro quadrato.

La luminanza è una grandezza fondamentale per la computer grafica (in particolare per la fotografia, la grafica e la stampa) perché è strettamente correlata con la nostra percezione della luminosità che tecnicamente viene chiamata brillanza (brightness) che è una grandezza percettiva, ed è proprio la luminanza percepita (o, come si dice tecnicamente, la brillanza è il correlato percettivo della luminanza).

In questo schema è riassunta la situazione:


Cos’è la luminosità?

Il termine “luminosità” fa parte del linguaggio comune, non è un termine della colorimetria né della fotometria. Avendo un significato ambiguo, la CIE ha deciso di non definirlo come vocabolo tecnico/scientifico. Si può però parlare di “luminosità” quando non si vuole (o non è necessario) specificare se ci si riferisce alla luminanza, al fattore di luminanza, alla brillanza o alla chiarezza. Quindi è un termine generico che può significare una qualunque di queste quattro grandezze.

 

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Mauro Boscarol

19/10/2008 alle 22:46

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