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Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

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Calibrare e profilare un monitor

Calibrare e profilare il monitor con i1Display Pro (hw) + i1Profiler (sw)

X-Rite ha presentato due nuovi colorimetri completamente riprogettati per la profilazione del monitor. i1Display Pro è quello più completo e costa in Italia circa 200 €, ColorMunki Display è quello più economico e costa circa 140 €.

In questo post vediamo come usare i1Display Pro per calibrare e profilare un monitor LCD. Per altre informazioni sulla profilazione del monitor vedere il post Calibrare e profilare il monitor con i1Pro+i1Profiler (che per la parte hardware riguarda lo spettrofotometro i1Pro) al quale mi riferirò più volte per non dover ripetere cose già scritte.

Dopo aver installato il software i1Profiler (uso la versione per Mac OS X), collegato i1Display Pro, disattivato lo screen saver e il risparmio di energia, lasciato il monitor acceso per mezz’ora, si può lanciare il programma, che si apre nella lingua del sistema operativo.

Vado nella sezione Profilatura display e questi sono i cinque passi (cioè il workflow) da seguire per calibrare e profilare il monitor:

Inizio con il primo passo, cioè Impostazioni schermo. Queste impostazioni sono sette e precisamente:

  • quale monitor (se ce ne sono due collegati);
  • tecnologia del monitor (solo tecnologie LCD);
  • punto bianco (cioè cromaticità del bianco);
  • luminanza (cioè intensità del bianco);
  • proporzione di contrasto (contrast ratio: sarebbe stato meglio tradurre “rapporto di contrasto”);
  • correzione del flare (“velatura” dovuta alla riflessione della luce ambiente sul vetro dello schermo);
  • controllo intelligente della luce ambiente.

Adesso le vediamo una per una.

Se al computer sono collegati due monitor, appaiono le icone dei due monitor, come indicato qui sopra (a sinistra in italiano, a destra in inglese, che preferisco), si clicca sul monitor che si vuole calibrare e profilare e la finestra di i1Profiler si sposta sul monitor indicato e si procede da lì.

Si indica la tecnologia del monitor (i monitor CRT non sono supportati, solo i vari tipi di monitor LCD) sulla base della quale il software sceglie una matrice di calibrazione per lo strumento:

  • CCFL è il tipico monitor a cristalli liquidi con gamut circa sRGB e lampade di backlight; CCFL sta appunto per Cold cathode fluorescent lamp cioè le normali lampade alternative ai LED;
  • CCFL con gamut esteso è il monitor ad ampio gamut, circa Adobe RGB, sempre con lampade di backlight;
  • LED bianco è il monitor con retroilluminazione a LED bianco;
  • LED RGB è il monitor con retroilluminazione a LED RGB o di vari colori;
  • Projector non riguarda il monitor.

Il punto bianco, la luminanza e il contrasto, si possono impostare in vari modi. Ho scritto tutto in dettaglio nel precedente post Calibrare e profilare il monitor con i1Pro+i1Profiler.

Qui per flare (tradotto “bagliori”) si intende il viewing flare cioè l’aumento di luminanza relativamente uniforme ma indesiderato causato dalla riflessione della luce sullo schermo del monitor. i1Display Pro è in grado di misurare questo flare, e quindi conviene farlo attivando il checkbox.

Il controllo della luce ambientale invece è un po’ più discutibile. L’idea è che viene misurata la luce ambientale e la luminanza indicata nel profilo viene modificata di conseguenza. Al caricamento del profilo viene applicata quella luminanza. Cioè se l’ambiente è molto illuminato, la luminanza del monitor viene aumentata, se l’ambiente è poco illuminato, la luminanza del monitor viene abbassata. Purtroppo ciò modifica non solo la luminanza ma anche il gamut di colori del monitor e quindi personalmente preferisco non attivare questa opzione.

Adesso passo al secondo passo, cioè Impostazioni profilo. Qui le impostazioni da dare sono quattro, precisamente:

  • adattamento cromatico (cioè la formula da usare per calcolare l’intento colorimetrico relativo a partire da quello assoluto);
  • versione del profilo ICC (2 o 4; la versione 1 era quella degli obsoleti profili ColorSync, la versione 3 non è mai esistita);
  • curva di risposta tonalità (che avrei tradotto “curva di risposta tonale” o semplicemente “gamma”);
  • tipo di profilo: a matrice o a tabella:

Le prime tre impostazioni sono spiegate in dettaglio nel precedente post Calibrare e profilare il monitor con i1Pro+i1Profiler.

La quarta impostazione è nuova e dà la possibilità di generare un profilo a matrice (piccolo e rigido) oppure a tabella (grande e flessibile).

Insieme di patch, è il passo in cui si scelgono i numeri RGB che verranno successivamente misurati (questa si chiama “caratterizzazione”). Per la caratterizzazione c’è un insieme di colori di base (in realtà numeri RGB), che sono questi:

al quale si possono aggiungere colori Pantone (ancora numeri RGB) quanti se ne vogliono:

e ancora si possono aggiungere i colori (anzi numeri RGB) di una immagine:

Tutti questi colori (in realtà numeri RGB) sono raccolti in questa schermata:

Questi sono i numeri RGB che devono essere misurati. E infatti il quarto passo è quello della Misurazione di questi numeri RGB che abbiamo scelto.

A questo punto si imposta il tipo di controllo (automatico o manuale) e si procede alla misurazione. Se le tacche sono quelle di base, la misurazione dura 3 o 4 minuti. Se sono di più può durare anche 20 minuti. L’applicazione comunque indica il tempo di lettura.

L’ultimo passo è quello della creazione del profilo ICC del monitor. Qui fa tutto il software. Dobbiamo solo indicare il nome del profilo, la cartella di salvataggio e ogni quanto tempo deve essere presentato un promemoria:

Per il resto è tutto uguale a quanto indicato nella parte finale di questo post: Calibrare e profilare il monitor con i1Pro+i1Profiler.

 

Mauro Boscarol

13/6/2011 alle 19:28