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Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

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Calibrare e profilare un monitor

Requisiti per poter calibrare un monitor LCD

Calibrare un monitor significa impostare su valori indicati dall’utente (a) le tre curve TRC (tone response curve, dette anche curve gamma, una per ogni primario RGB) e (b) il punto bianco (cioè la cromaticità visualizzata con i valori RGB = 255 255 255)

  • Le curve TRC si possono regolare agendo sulle tre LUT (lookup table) della scheda video (se tali LUT esistono e sono accessibili e modificabili) e/o agendo sulle tre  LUT del monitor stesso (se esistono e sono accessibili e modificabili).
  • Il punto bianco del monitor si può regolare sia mediante le stesse LUT (della scheda video o del monitor) con cui si regolano le curve TRC, sia mediante la regolazione della retroilluminazione (nei rari monitor che lo consentono).

Il principale requisito affinché un monitor sia calibrabile  è dunque che esistano (nella scheda video o nel monitor stesso) tre LUT accessibili e caricabili (o almeno una LUT, in tal caso le tre curve di riposta tonale saranno uguali per ogni primario, vedi più sotto la nota per i computer portatili).

Le schede video che si usano con il sistema operativo Mac OS X hanno sempre tre (o una) LUT caricabili, perché si tratta di una specifica del sistema operativo stesso.

Su Win può non essere così nel senso che non tutte le schede video dispongono di una o tre LUT caricabili. Tempo fa era raro trovare una scheda video per Win con LUT caricabili, ma ora sono sempre più comuni. Calibration (LUT) Tester di X-Rite è una utility che controlla se le LUT di una scheda video Win esistono, sono accessibili e sono caricabili.

Screen shot Calibration (LUT) Tester

In generale, se la scheda video ha LUT accessibili e caricabili, la calibrazione si può fare.

Meglio sarebbe se il monitor avesse anche dei comandi hardware per la regolazione del punto bianco (via cursori RGB o via preimpostazioni) così le LUT vengono usate solo per il TRC e non per il bianco (oppure vengono usate anche per il bianco, ma solo per la regolazione fine). Questa possibilità era abbastanza comune nei monitor CRT (si agisce sugli elettroni che vanno a colpire i fosfòri) ma è abbastanza rara nei monitor LCD (che richiedono una retroilluminazione a più LED sui quali si va ad agire).

Qualche considerazione sulla calibrazione dei monitor per computer portatili.

Una buona scheda video ha tre LUT indipendenti, per caricare tre curve TRC, una per ogni primario RGB.

Le schede video dei portatili, tipicamente, hanno una sola LUT, comune ai tre primari. Questo rende la calibrazione del monitor difficile e poco precisa. In particolare non è possibile dare una dare una curva TRC indipendente per ognuno dei tre primari RGB.

E questo rende anche impossibile regolare il bianco mediante LUT (siccome i monitor dei portatili tipicamente non hanno una regolazione del bianco indipendente, si capisce che siamo in un vicolo cieco). Quindi su un portatile la cosa migliore (anzi, la cosa obbligata) è lasciare il bianco nativo.

Inoltre i monitor di portatili tipicamente hanno un gamut molto ristretto e una profondità di 6 bit per canale, e non 8 come i monitor normali. Se si aggiunge che l’angolo di visione è spesso abbastanza limitato, si capisce come il monitor di un portatile non sia molto adatto alla calibrazione, profilazione e visualizzazione di grafica a colori. Vedi Perché il monitor di un portatile non è adatto alla fotografia e alla grafica?

 

Mauro Boscarol

13/10/2008 alle 18:22

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