colore digitale blog

Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

Nella serie Introduzione alla gestione digitale del colore

L’obiettivo della gestione del colore

Girando la città con la mia fotocamera vedo questa bella costruzione:

e decido di fotografarla. Torno a casa, scarico le fotografie sul computer, le guardo su monitor (ho un monitor Apple Cinema 24″) e questo è quello che vedo:

I colori su monitor sono diversi da quelli che avevo visto di persona quando ho scattato la fotografia, cioè sono diversi da quelli della scena originale. Provo a stampare l’immagine sulla mia stampante ink-jet (ho una Epson Stylus Photo R340 con carta PhotoPaper) e il risultato è questo:

I colori in stampa sono ancora diversi da quelli che vedevo nella scena originale e diversi dal monitor.

Questo è esattamente il problema che la gestione digitale del colore intende risolvere: le riproduzioni di una immagine su periferiche diverse sono tutte diverse tra loro, e diverse anche dall’originale.

Qui sotto c’è un altro esempio. Ho un file che mi è arrivato da un cliente (per esempio un TIFF) e lo visualizzo su quattro monitor diversi. L’aspetto dell’immagine cambia da monitor a monitor:

Non importa se i monitor sono della stessa marca o di marche diverse, dello stesso modello o modelli diversi, CRT o LCD, in ogni caso si vedono differenze (grandi o piccole) tra un monitor e l’altro. Il file è sempre lo stesso  ma la resa su monitor diversi dà luogo a immagini diverse.

Questo è il problema che la gestione del colore cerca di risolvere. Prima però di vedere come sia possibile risolvere il problema, devo chiarire un aspetto che può portare ad equivoci.


La “gestione” del colore non è la “correzione” del colore

Spesso si confonde la gestione del colore (color management) con la correzione del colore (color correction) detta anche fotoritocco. Può capitare anche a qualche rivista specializzata.

In realtà sono due tecnologie diverse e contrapposte. La gestione del colore ha lo scopo di mantenere il colore su periferiche diverse. Se ho una immagine su un monitor, su un altro monitor, in stampa, in un’altra stampa, con una carta, con un’altra carta, le voglio vedere tutte uguali all’originale. La gestione del colore non riguarda il bello e il brutto, ma l’uguale e il diverso. Un’altra cosa è la correzione del colore, il cui scopo è migliorare l’immagine, farla più bella, più attraente, esteticamente migliore, ma di conseguenza diversa.

Nel prossimo post preciso meglio queste affermazioni.

 

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Mauro Boscarol

19/8/2008 alle 13:10

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2 commenti

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  1. Ciao,
    Mi permetto un appunto su questo post. O meglio, una proposta per renderlo “migliore”.

    Qui si dice che lo scopo della gestione colore é “mantenere uguali i colori dell’immagine” sulle diverse periferiche.
    Ma cosí facendo, basterebbe una buona gestione colore e la domanda “come posso stampare i colori come li vedo a monitor?” avrebbe senso….
    Cosa che non é, evidentemente.

    Io credo diventi necessario spiegare un po’ meglio in questa sede (o in un altro post apposta, o comunque in maniera ben visibile) cosa si intende per “uguale” e quali limiti ci sono in questa affermazione, per evitare cortocircuiti con il post che tratta “LA” domanda che troppo spesso ci si sente porre (http://www.boscarol.com/blog/?p=10084).

    Perché il rischio é che chi é legato indissolubilmente al concetto di “monitor profilato = stampa come la vedo a monitor” possa fraintendere alcune frasi di questo post, intestardendosi con quell’equazione.
    a_

    andre_

    14/12/09 alle 12:34

  2. La domanda “come posso stampare i colori come li vedo a monitor?” ha un suo senso letterale (ho un colore su monitor e lo voglio stampare uguale, niente da dire).

    E’ l’operazione che non ha senso, cioè non è una buona idea avere un pixel su monitor e volerlo stampare uguale, dello stesso colore. L’idea giusta è avere un pixel nell’immagine e volerlo stampare dello stesso colore.

    E infatti i programmi di grafica, per esempio Photoshop, non ci provano nemmeno a implementare la prima idea, ma implementano solo la seconda.

    Mauro Boscarol

    14/12/09 alle 14:49

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