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Nella pratica colorimetrica l’osservatore comunemente usato è quello indicato come osservatore standard CIE 1931 nel riferimento XYZ, che, come si è visto nel post precedente, ha queste color matching functions:

Ogni radiazione monocromatica da 380 a 780 nm è associata a tre numeri X (in rosso), Y (in verde) e Z (in blu) cioè ad un punto nello spazio XYZ. Ognuno di questi punti (X, Y, Z) rappresenta il colore generato dalla radiazione monocromatica, cioè rappresenta un colore spettrale. La curva dei colori spettrali nello spazio XYZ è la seguente:

Tutti gli altri colori (quelli non spettrali) si ottengono sommando vettorialmente (cioè considerando XYZ uno spazio vettoriale) due o più colori spettrali, e questo disegno rappresenta più o meno cosa succede facendo tutte le somme:

Questo è lo spazio CIE 1931 di tutti i colori che l’osservatore standard CIE 1931 vede. L’origine è X = Y = Z = 0 e rappresenta il colore nero.

Una rappresentazione più utile si ottiene proiettando tutti i punti che rappresentano colori spettrali (cioè la curva azzurra) nel piano X + Y + Z = 1 (che è un piano obliquo a 45° su tutti gli assi). Si ottiene allora la curva rossa qui sotto (a sinistra vista di fronte e a destra vista di lato).

Se infine la curva rossa si proietta nel piano XZ si ottiene questa rappresentazione che si chiama “diagramma delle cromaticità”:

Questo qui sotto è un disegno un po’ più fantasioso (nel senso che i colori all’interno della curva a campana sono molto approssimati) del diagramma delle cromaticità. Le coordinate vengono indicate con x e y (minuscoli) ed ognuna va da 0 a 1.

Questo è il diagramma delle cromaticità xy CIE 1931.