colore digitale blog

Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

Nella serie Profilo di fotocamera secondo Adobe

Creare un profilo di fotocamera con DNG Profile Editor

È possibile creare un profilo DNG di fotocamera con l’utility DNG Profile Editor, attualmente ancora in versione beta (la versione beta 2 è stata pubblicata in ottobre 2008) e scaricabile gratuitamente dal sito Adobe Labs per Mac e Win.

DNG Profile Editor consente di creare un profilo DNG di fotocamera sulla base delle matrici di caratterizzazione di fotocamera calcolate da Adobe e aggiungendo una tavola di spostamenti HSL di tipo HueSat (il tipo di tavola che viene applicata all’inizio del processo di sviluppo e che vanno da HS a HSL e dunque non possono contenere hue twist). Non è possibile inserire nel profilo tabelle di tipo Look.

Il profilo creato sarà colorimetricamente abbastanza accurato e non conterrà impostazioni soggettive; può essere considerato il profilo iniziale da rendere ancora più accurato e/o a cui aggiungere modifiche soggettive.

L’obiettivo di  DNG Profile Editor è lo stesso degli script per Photoshop già esistenti (vedi questo post) ma con un paio di importanti differenze operative:

  • il procedimento costruisce un tavola di spostamenti HSL (indicata come tavola HueSat);
  • questi spostamenti riguardano piccole zone di colore e non l’intera immagine (mentre gli script operano sulle modifiche dei primari, che agiscono sull’intera immagine);
  • è possibile sia creare la tabella e sia agire sui primari;
  • la precisione colorimetrica della tabella HueSat riguarda solo la tinta e la saturazione e non la chiarezza (lightness): nella filosofia di Adobe il controllo della chiarezza è lasciato all’utente (cioè DNG Profile Editor non inserisce nel profilo una curva tonale basata sulla scala di grigi, ma l’utente se vuole può inserirla).

È possibile creare un profilo per una particolare condizione di illuminamento, quella usata per fotografare il ColorChecker. In tal caso viene creata una sola tavola HSL, che viene applicata indipendentemente dal bilanciamento dell’immagine. Il profilo risultante andrà bene per quel tipo di illuminazione, con una certa tolleranza. Se è una particolare luce del giorno, la tolleranza è abbastanza ampia e il profilo andrà abbastanza bene anche per le varie luci del giorno (D50, D55, D65, D75); se è luce ad incandescenza la tolleranza sarà più stretta e il profilo andrà bene solo per quella luce ad incandescenza.

Procedimento per un singolo illuminante

Si fa così:

1
Fotografare un ColorChecker a 24 tacche in Raw in questo modo:

  • tenere bassa la sensibilità ISO (per esempio 200);
  • tenere la minima apertura possibile (f/11 o meno) per evitare vignettature;
  • assicurarsi che l’illuminazione sia uniforme, meglio se a 45° con fotocamera perpendicolare;
  • assicurarsi che non ci siano riflessi e dominanti di colore (quindi evitare oggetti colorati nelle vicinanze);
  • evitare la presenza nella scena fotografata di oggetti più chiari della tacca bianca, meglio usare uno sfondo grigio;
  • curare che non ci sia sovraesposizione o sottoesposizione (eventualmente fare più esposizioni, bracketing, e scegliere l’immagine meglio esposta); l’esposizione ideale produce valori RGB della tacca bianca circa tra 238 e 243.

DNG Profile Editor usa il ColorChecker classico con 24 tacche, e solo questo. Tuttavia Eric Chan, il progettista della tecnologia dei nuovi “profili di fotocamera” e di DNG Profil Editor assicura, nel forum Camera Raw di Adobe, che per la caratterizzazione delle fotocamere “we certainly do more extensive measurements than can be obtained from just the 24-patch CC“. Il metodo a disposizione dell’utente è solo per la calibrazione delle matrici di caratterizzazione, che tipicamente necessita di piccole variazioni (e non per la loro creazione ex novo che è più complessa).

2
L’immagine Raw del ColorChecker va convertita in DNG. Lo si può fare aprendola in Camera Raw (si possono fare correzioni ma verranno ignorate) e salvandola  in DNG ; oppure convertendola in DNG con DNG Converter.

3
Si apre DNG Profile Editor e si clicca su Chart.

4
Nel menù Options si controlla che Apply Camera Raw Adjustment sia disattivato (in questo modo le regolazioni eventualmente effettuate in Camera Raw, anche in maniera automatica, non vengono considerate).

5
Con il comando File > Open DNG Image si apre l’immagine DNG del ColorChecker, che potrà apparire sbilanciata.

6
Si posizionano i quattro indicatori rotondi all’interno delle quattro tacche nei quattro angoli del ColorChecker:

Una volta posizionati gli indicatori, DNG Profile Editor fa automaticamente un bilanciamento del bianco sulla seconda tacca da sinistra dell’ultima riga.

7
Si sceglie Both color tables e si clicca su Create Color Table. Se c’è qualcosa che non va, DNG Profile Editor avvisa e non procede oltre:

-se il bilanciamento del bianco (white balance) non può essere fatto appare questo avviso e gli indicatori vanno riposizionati:

-se ci sono dominanti di colore (color cast) appare questo avviso e il ColorChecker va rifotografato:

-se l’immagine è sovraesposta (overexposed) appare uno di questi avvisi e il ColorChecker va rifotografato:

In alcuni casi i problemi si possono eliminare spostando un po’ l’indicatore rotondo all’interno della tacca bianca.

Se non ci sono problemi, e con una velocità straordinaria rispetto ai precedenti script, l’utility crea una tavola di 18 spostamenti HSL, uno spostamento (eventualmente nullo) per ogni tacca colorata:

In questo caso, per esempio, la tacca viola (la quarta della seconda riga del ColorChecker) è stata modificata.

Lo si può vedere dai numeri in basso a sinistra (- 4 di tinta e 17 di saturazione), ma anche dal punto nero con la freccia bianca nel cerchio cromatico e dai due campioni di colore selezionati nell’area di scorrimento a destra.

Attivando l’opzione Options > Show Affected Colors si vede ancora meglio l’area di colori interessata:

L’algoritmo implementato modifica solo tinta e saturazione, non modifica la chiarezza (tutti i valori di Lightness sono a 0). Nella tavola HSL generata, tutti i valori di L sono a 0, e per questo la tavola viene chiamata  2.5D.

Per la Lightness l’utente può successivamente usare la curva tonale nel secondo tab.

Non ha importanza il profilo da cui si parte perché questo metodo non modifica un profilo ma costruisce una tavola di spostamenti HSL per le due matrici di caratterizzazione della fotocamera create da Adobe. Per questo in Base Profile viene indicato ColorChecker e non un profilo di base (di base ci sono solo le matrici Adobe).

DNG Profile Editor usa, per le tacche del ColorChecker, dati spettrali medi ottenuti da diversi esemplari. Questi dati sono fissi. Non è possibile importare in DNG Profile Editor valori spettrali o colorimetrici “personali”, letti con uno spettrofotometro. Va comunque detto che i ColorChecker sono tutti molto simili tra di loro, quindi la possibilità di importare valori personali porterebbe ad un miglioramento abbastanza limitato.

Nel 2003 Bruce Fraser scrisse a questo proposito nella mailing list di ColorSync di aver aver misurato approximately 50 different physical samples of the Color Checker. The standard deviation is quite small, and is generally below the granularity that Photoshop’s integer-based implementation of Lab allows. I’ve run experiments where I compared the results of the script with manual adjustments that take measurements of the specific ColorChecker being shot as their aim point, and I can tell you with a high degree of confidence that unless your Color Checker has been subjected to very unusual wear and tear, the reference data in the script is more than adequate.

Qui Bruce si riferisce allo script di Thomas Fors che usava i dati da lui (Bruce) misurati. E ancora: when you factor in the minimum granularity of the adjustments, which are dictated by 12-bit or 14-bit camera RGB, the variation between color checker samples is smaller than the smallest adjustments you can make in the software.

A questo punto abbiamo creato un “profilo di fotocamera DNG” che consiste di due matrici di caratterizzazione e una tavola HueSat per quella determinata fotocamera. Vedi più sotto il salvataggio del profilo.

È possibile creare un profilo per due illuminanti, che debbono essere precisamente due illuminanti standard CIE : A e D65. Il profilo potrà poi essere usato con qualsiasi illuminante, perché verrà fatta una interpolazione tra i due illuminanti.


Procedimento per due illuminanti

1
Fotografare un ColorChecker a 25 tacche in Raw come indicato nel punto 1 precedente, ma questa volta va fotografato in due diverse illuminazioni: uno scatto va fatto  sotto illuminante standard A e un altro scatto sotto illuminante standard D65.

A è l’illuminante standard di una lampadina ad incandescenza con filo di tungsteno ed ha una temperatura colore di 2850 K. La temperatura di colore deve essere proprio questa (100 più, 100 meno).

D65 è l’illuminante standard della luce diurna all’ombra ed ha temperatura colore di 6500 K. In studio si può usare un simulatore D65. La temperatura può variare di 1000 più, 1000 meno.

2
Le immagini Raw del ColorChecker vanno convertite in DNG. Si può fare aprendole in Camera Raw e salvandole in DNG; oppure convertendole in DNG con DNG Converter.

3
Si apre DNG Profile Editor e si clicca su Chart.

4
Con il comando File > Open DNG Image si aprono le due immagini DNG del ColorChecker.

5
Selezionare il ColorChecker fotografato sotto D65 e posizionare i quattro indicatori rotondi all’interno delle tacche.

6
Selezionare nel menù di Profile Editor la voce 6500 K only. Clic su Create Color Table.

7
Ripetere i passi 5 e 6 ma questa volta per il ColorChecker fotografato sotto illuminante A.


Salvataggio

Il profilo creato si può esportare come profilo DNG (in cui le modifiche sono state “inserite” e non sono più esplicite) oppure si può salvare come “ricetta” (in cui le modifiche sono esplicitamente elencate). Ma prima di farlo conviene dare un nome al file nel tab Options:

Le politiche di incorporazione del profilo sono le seguenti:

  • No Restrictions: profilo senza restrizioni nell’uso o nell’incorporazione
  • Allow Copying: profilo incorporabile e copiabile solo per processare file DNG
  • Embed If Used: profilo incorporabile in un DNG, ma non usabile per altri file diversi da quello in cui è incorporato
  • Never Embed: profilo usabile solo se installato sulla macchina (ma se è già incorporato in un file DNG, ci rimane anche se il DNG viene risalvato)

Il risultato può essere esportato come nuovo profilo con estensione .dcp (File > Export…) oppure può essere salvato come ricetta estensione .dcpr (File > Save Recipe o Save Recipe As…).

Il profilo DNG di fotocamera creato può essere esportato ovunque, ma se salvato nella cartella dell’utente appare automaticamente in Camera Raw e Lightroom (dopo averli chiusi e riaperti), dove può essere usato non solo con file DNG ma anche con il formato Raw proprietario usato da quella fotocamera (perché in realtà riguarda la fotocamera e non l’immagine).

Mac

Win XP
Windows XP

Win Vista
ProgramData\Adobe\CameraRaw\CameraProfiles

Il profilo può anche essere incorporato in un file Raw (durante il salvataggio da Camera Raw o Lightroom) se il file viene salvato in formato DNG. Anzi, in un file DNG possono essere salvati più “profili di fotocamera” e si può scegliere quello più adatto di volta in volta.

Anche la “ricetta” può essere salvata ovunque e poi riaperta per essere modificata, ed infine salvata come profilo.

È possibile modificare un profilo DNG di fotocamera, sempre con Profile Editor.

 

Visitato 724 volte, negli ultimi 7 giorni 3 visite

Torna all'indice di Profilo di fotocamera secondo Adobe

Mauro Boscarol

30/8/2008 alle 15:12

Parole chiave , , ,

Visitato 724 volte, negli ultimi 7 giorni 3 visite

14 commenti

Abbonati ai commenti a questo post con RSS

  1. Salve Mauro, ho creato un profilo DNG con il DNG profile editor ed ottengo un deltaE maggiore di quanto ottengo con uno dei profili forniti in dotazione da Adobe.
    Ho fotografato il color checker 24 alla luce del sole (circa 5200K).
    Modificando poi manualmente i valori di tinta e saturazione di alcuni colori il dE migliora.
    Avrei dovuto utilizzare un illuminante D65 per avere una migliore corrispondenza ?
    Fare il profilo con i due illuminanti (A e D65) serve solo ad ottenere una migliore corrispondenza colorimetrica tra i due illuminanti ?

    Grazie.

    Gianni

    28/12/08 alle 12:22

  2. Mi riferisco all’ultima domanda.

    Se fai un profilo DNG con due illuminanti hai un profilo adatto per qualunque illuminante, perché ACR o Lightroom interpolano tra questi due illuminanti.

    Se fai un profilo DNG con un solo illuminante hai un profilo adatto solo per quell’illuminante.

    Mauro Boscarol

    28/12/08 alle 12:34

  3. Ciao Mauro,
    é la mia prima volta e non so bene se la mia domanda sia pertinente o no a questo post, comunque io intanto la faccio; eventualmente chiedendoti scusa anticipatamente se per caso non lo fosse, e dunque:
    Dopo aver effettuato tutta questa procedura e dopo aver salvato il file della carta in tif o qualsiasi altro formato disponibile da Camera Raw o Lightroom e averlo aperto in Photoshop, ha ancora senso utilizzare un software tipo “inCamera” per cercare di avere sempre sotto controllo il colore?
    Grazie!
    Alfonso Grotta
    alf.alf@alice.it

    alf

    31/12/08 alle 16:44

  4. InCamera crea profili ICC, mentre la procedura indicata da Adobe si basa su questi nuovi profili DNG, che non sono profili ICC, e riguarda solo scatti Raw. Camera Raw e Lightroom non supportano i profili ICC nella fase di creazione dell’immagine.

    Quindi direi di no, InCamera non gioca alcun ruolo in questo workflow.

    PS File della carta?

    Mauro Boscarol

    31/12/08 alle 17:17

  5. Grazie Mauro per la risposta tempestiva, dato il giorno non me l’ aspettavo così veloce!
    Allora cerco di spiegarmi meglio:
    Intanto per file della carta volevo indicare il file contenente la ColorChecker a 25 tacche, poi:
    Mi è chiara la differenza tra i profili dng ed iprofili icc, e che questi ultimi non sono compatibili con gli scatti raw; ma, ed è quello che chiedevo, successivamente, una volta corretti i raw con i profili adobe con la procedura da te descritta sopra, ed averli esportati come tif (intendo aver sempre esportato la foto della ColorChecker a 25 tacche indispensabile anche ad inCamera per girare) ed averli aperti in Photoshop, e quindi nel workflow di Photoshop, ha senso ancora lanciare inCamera?
    Come procedura distinta e separata ha una sua logica? E’ corretta?
    Caro Mauro, io questa materia non la trovo difficile, ma terribilmente e maledettamente complicata da spiegare, spero solo di aver fatto un passettino in avanti in più ed essermi spiegato un po meglio.
    Cmq, buon 2009
    e grazie!
    Alfonso Grotta
    alf.alf@alice.it

    alf

    31/12/08 alle 18:19

  6. I profili ICC *sono* compatibili con gli scatti Raw, ma Camera Raw e Lightroom non li usano. Capture One, per dirne uno, li usa.

    Pe rispondere alla prima domanda, non ha senso lanciare InCamera in Photoshop, la gestione del colore a quel punto è già stata fatta in tutti i suoi passaggi.

    Mauro Boscarol

    31/12/08 alle 19:03

  7. Ciao Mauro,
    possiedo una nikon D3,e utilizzo camera raw di Ps per la conversione dei file,
    da sempre mi sono posto il problema se era meglio usare NX ma tutte le volte lo abbandono perché sul mio Mac è di una lentezza esasperante (eseguo foto per catalogo molto spesso, quindi ho deciso di calibrare al meglio la mia fotocamera e di continuare con Camera Raw di Ps,
    però mi sono già bloccato, gli illuminanti D65 e A come posso sapere se hanno esattamente la temperatura colore richiesta?
    6500 e 2850 e posso simularli utilizzando gelatine colorate?
    Grazie
    Giovanni

    gcolosio

    14/3/09 alle 14:00

  8. La temperatura colore precisa di un illuminante si può conoscere con uno spettrofotometro che sia in grado di misurare lo spettro di irradianza (per esempio Eye-One Pro con filtro luce ambientale).

    Mauro Boscarol

    14/3/09 alle 15:13

  9. In mancanza di questo strumento e della precisione dell’illuminante il risultato che ottengo è valido lo stesso?
    grazie
    Giovanni

    gcolosio

    14/3/09 alle 15:37

  10. Quale risultato? Il profilo DNG?

    No, i due illuminanti devono essere precisamente questi. La tolleranza su A è minima, la tolleranza su D65 è un po’ maggiore.

    Mauro Boscarol

    14/3/09 alle 15:43

  11. se scatto in nef e apro in camera raw e leggo il valore registrato lo posso ritenere valido?
    scusa se sono stressante
    Giovanni

    gcolosio

    14/3/09 alle 16:19

  12. Il valore di temperatura colore che trovi registrato nel NEF è quello che hai impostato nella fotocamera prima di scattare. L’hai messo tu, non l’ha misurato la fotocamera.

    Mauro Boscarol

    14/3/09 alle 16:35

  13. Salve a tutti,
    è la prima volta che scrivo in questo blog ma è già un po’ che faccio prove nell’ambito del colore in digitale.
    Ho finalmente trovato uno strumento per ottenere buoni risultati di fedeltà cromatica…..DNG profile editor appunto.
    All’inizio ho fatto un po’ di prove al volo e mi ero demoralizzato.
    Poi ho provato a impostare la “Base Tone Curve” su “Linear” (inizialmente si trova impostato su “Base Profile”) e….magia! Il dE medio è sceso a 0.65! (è rimasto qualche problemino sul nero) Mai visto niente di simile con altri programmi/script o quant’altro.
    Per cui il salto di qualità, a mio avviso, c’è.
    Per la conversione ho usato Camera Raw: in questo ambiente ho fatto il WhiteBalance e ho raffinato l’esposizione portando il bianco sui 240 e, ovviamente, ho caricato il mio dcp….basta.
    Il risultato è quello che vi ho detto.
    Vi sembra una procedura corretta? Dal risultato sembra di sì ma….sarà mica un caso??!!
    Grazie
    Giorgio Trumpy

    gtrumpy

    17/3/09 alle 19:08

  14. Camera Raw Cs3 Workflow…

    I enjoyed reading your blog. What a great thing it is to be able to share information like this on the Internet….

Vuoi fare un commento a questo post?

Devi essere collegato per scrivere un commento.