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Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

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Colore in fotografia digitale

Il formato DNG

DNG (Digital Negative) è un formato non proprietario per la memorizzazione di file Raw di fotocamera sviluppato da Adobe. L’ultima versione è la 1.3 le cui specifiche sono disponibili in questo PDF. DNG è una estensione di TIFF 6 ed è compatibile con il formato TIFF/EP (ISO 12234-2:2001).

Il formato DNG è diverso da tutti gli altri formati Raw, innanzitutto perché non è proprietario. Poi perché supporta numerosi formati Raw, alcuni dei quali non più supportati nemmeno dai software proprietari (per esempio alcune fotocamere Kodak come la 460).

Dal punto di vista del colore, la particolarità di DNG è che, oltre ai dati Raw e ai tag Exif può contenere  il “profilo della fotocamera” (non è un profilo ICC ma le informazioni di caratterizzazione del sensore necessarie per convertire i dati Raw device dependent in dati colorimetrici RGB scene referred) che altrimenti deve essere recuperato in qualche altro modo dal Raw converter. Nelle parole di Thomas Knoll

this is the major reason why DNG was invented–most raw files don’t have this kind of information embedded in them–at least in any documented form.

E inoltre contiene le operazioni di “correzione colore” che sono state eventualmente applicate dall’utente. Così il formato DNG consente di evitare la memorizzazione esterna di queste informazioni di correzione e caratterizzazione (per esempio consente di evitare il file XMP in Adobe Camera Raw).

Alcune fotocamere (Hasselblad, Leica, Ricoh e Samsung) possono salvare in formato DNG. Per le altre, vediamo come si può convertire una immagine in formato Raw proprietario in una immagine in formato DNG. Lo si può fare convertendo l’immagine con DNG Converter, oppure salvandola da Camera Raw o da Lightroom.


Creare un file DNG con DNG Converter

Adobe ha pubblicato un convertitore da numerosi formati Raw proprietari al formato DNG. Per ogni versione di Adobe Camera Raw, c’è un DNG Converter che porta lo stesso numero di versione e supporta le stesse fotocamere.

L’ultima versione è la 4.5, esiste sia per Mac che per Win e si può scaricare gratuitamente dal sito Adobe. Aprendolo si presenta questa finestra.

La parte più importante è l’ultima, quella indicata con il numero 4, cioè le preferenze, che si presentano così:

Impostando le preferenze, già si capisce un po’ come funziona il convertitore. Anche in questo caso partiamo dal basso, e vediamo che in DNG è possibile incorporare l’intero file Raw originale (dati Raw e tag Exif).

Se si sceglie di incorporare il file Raw originale, il file DNG sarà di dimensioni maggiori (magari 10 Mbyte invece di 5 Mbyte) ma sarà sempre possibile riavere il file originale con lo stesso DNG Converter, e precisamente con il bottone Extract in basso nella finestra principale.

Se invece si sceglie di non incorporare il file Raw originale, il DNG sarà più piccolo (e naturalmente il file Raw originale comunque può essere conservato separatamente).

Salendo verso l’alto se si sceglie “Convert to Linear Image” l’immagine Raw viene salvata in DNG in forma demosaicizzata cioè in RGB a gamma 1 (cioè lineare) scene-referred (in questa forma i dati possono essere usati per calcolare il bilanciamento del bianco, recuperare le alte luci, usare un diverso profilo di fotocamera, ma non per usare un nuovo algoritmo di demosaicizzazione).

Se invece si sceglie “Preserve Raw Image” l’immagine viene salvata in forma mosaicizzata, cioè CFA (DNG chiama questa immagine Raw). Naturalmente una immagine “lineare” è circa tre volte più grande (in Mbyte) di una immagine “Raw”. In ogni caso i dati sono salvati alla profondità di bit originale (DNG supporta da 8 a 32 bit).

Salendo ancora verso l’alto i dati possono essere compressi (in modo lossless cioè senza perdita di informazione: l’algoritmo usato è lossless JPEG del 1995 indicato con la sigla LJPEG, lo stesso usato dal formato CR2 e da diversi formati Raw Kodak). Ovviamente vale sempre la pena comprimere (essendo la compressione lossless), a meno che non si utilizzi qualche software speciale che non supporta la compressione lossless JPEG.

Infine il file DNG può contenere un preview JPEG (totale o parziale) oppure nessun preview. L’eventuale preview è creato da DNG Converter (non viene utilizzato il preview creato dalla fotocamera) e non è possibile indicare né le dimensioni in pixel né la qualità. Si può però estrarre con l’utility gratuita Instant JPEG from Raw.

Dunque il DNG generato conterrà

  • eventualmente l’esatta copia del file Raw originale;
  • eventualmente un JPEG di preview (medium size o full size);
  • i dati Raw ancora mosaicizzati, oppure demosaicizzati; compressi o non compressi;
  • tutti i tag Exif del file Raw originale, compresi i tag MakerNote (meno qualche eccezione);
  • tag specifici di DNG.


Salvare un file DNG da Camera Raw o da Lightroom

Un file DNG può essere anche salvato da Camera Raw e da Lightroom. Diversamente da DNG Converter,che converte e salva in DNG solo un file Raw, Camera Raw e Lightroom possono convertire in DNG anche TIFF, PSD e JPEG. Si ottiene quindi un DNG RGB (cioè demosaicizzato) ma codificato con gamma = 1, cioè lineare. Il profilo ICC eventualmente incorporato viene mantenuto. Se non c’è un profilo viene assunto sRGB (ma non viene incorporato).

Il salvataggio di un TIFF, PSD o JPEG in DNG può essere utile per riaprire l’immagine in Camera Raw (o qualunque altra applicazione che supporti DNG linearizzati, comprese le precedenti versioni di Camera Raw fino alla 2.4) e elaborarla linearmente (per esempio per correggere una dominante di colore) con i vantaggi dell’elaborazione lineare non distruttiva, oppure sfruttare le capacità di applicare la stessa correzione a più immagini (JPEG ->DNG->ACR->JPEG). Tra l’altro un file TIFF convertito in DNG lineare è molto più piccolo in Mbyte.


Software che possono leggere il formato DNG

  • Adobe Photoshop (mediante Camera Raw)
  • Adobe Lightroom
  • Adobe Bridge
  • iView Media Pro
  • Extensis Portfolio
  • Apple Preview
  • Apple iPhoto
  • Apple Aperture
  • Canto Cumulus
  • dcraw

e numerosi altri elencati in questa pagina del sito di Barry Pearson.

 

Mauro Boscarol

22/8/2008 alle 00:11