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Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

Nella serie Recensione monitor

NEC SpectraView Reference 3090 – misure e commenti

L’esemplare che ho valutato ha il numero di serie 8Z300170ZB. Ringrazio BasICColor e Joy srl di Udine per avermi messo a disposizione questo monitor e per la disponibilità a fornire dati e informazioni tecniche.

Ringrazio anche Alberto Maccaferri di PhotoActivity che ha contribuito a realizzare questa recensione.

Il modello SpectraView Reference 3090 ha una risoluzione nativa di 2560 x 166 pixel. Non tutte le schede grafiche supportano questa risoluzione. Per provarlo abbiamo installato una scheda Gainward 8400GS 256MB con bus PCI Express su Windows XP. Sui Mac Intel che avevamo a disposizione la risoluzione della scheda non era sufficiente.

Sono disponibili due porte DVI: una porta DVI-I (analogica e digitale) e una porta DVI-D (solo digitale). È disponibile anche una connessione USB tipo A per il collegamento dello strumento di misura (pare sia anche possibile la calibrazione senza computer ma non siamo riusciti a capirne il funzionamento).

Il monitor è retroilluminato con lampada a fluorescenza, ha una LUT interna a 12 bit e può essere calibrato con un software che può leggere e scrivere la LUT interna. L’unico software in grado di farlo, a nostra conoscenza, è quello fornito con il monitor stesso. Si tratta di basICColor Display in versione personalizzata per NEC (chiamata SpectraView Profiler) ma si può usare anche la versione standard del software.

È necessario anche uno strumento di misura, il software ne supporta molti:

  • spettrofotometri
    • Eye-One Pro
  • colorimetri
    • Minolta Display Color Analizer CA-210
    • Squid/Eye-One Display
    • Sequel Chroma 4/5
    • Spyder 2
    • Spyder 3
    • Optix XR/DTP 94

Calibrando il monitor con Spectra View Profiler e Chroma 5 sul bianco D65 e TRC L* si misurano queste luminanze:

luminanza bianco luminanza nero rapporto
100 cd/m2 0.3 cd/m2 333
110 cd/m2 0.3 cd/m2 366
120 cd/m2 0.3 cd/m2 400


La luminanza del nero è sempre più o meno attorno a 0,3 cd/m2. Per valori così bassi i risultati dipendono anche dallo strumento di misura, che dovrebbe essere di precisione e ben tarato.

Qui ci sono i grafici del gamut del monitor. Il primo grafico è sul piano delle cromaticità xy. In bianco sRGB, in arancio Adobe RGB e colorato il gamut del monitor:

Nec SpectraView Reference 3090

Questo invece è la proiezione sul piano ab di Lab D 50:

Nec SpectraView Reference 3090

Si vede che il monitor riesce a visualizzare tutti i colori di Adobe RGB più altri.

Questo è il Lab tridimensionale:

Nec SpectraView Reference 3090

Il primario verde ha il valore della coordinata a di Lab inferiore a -128. Dunque conviene non usare valori Lab ma XYZ per descrivere il gamut di questo monitor. E infatti il software di profilazione crea un profilo che va da RGB a XYZ (non a Lab).

Secondo ColorThink, il volume del gamut del monitor, calibrato su D65 e gamma 2.2, è 1,312,440 ΔE3, mentre Adobe RGB è 1,207,520 ΔE3. Quindi si tratterebbe del 109%.

Volume del gamut

In questo caso il dato potrebbe essere significativo perché il gamut del monitor copre più o meno completamente il gamut di Adobe RGB.

Il profilo generato da SpectraView Profiler è un profilo a matrice ma con alcune tabelle. Il tag vcgt è perfettamente neutrale, il che significa che la LUT della scheda video non viene utilizzata (come è giusto che sia) e invece viene usata la LUT interna al monitor.

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Mauro Boscarol

21/6/2009 alle 23:00

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