Nella serie Fenomeni della sensazione di colore
Contrasto successivo
- Fissate attentamente il centro della figura qui sotto senza muovere gli occhi.
- Quando i quattro quadrati colorati originali spariscono, rimangono quattro quadrati con colori diversi da quelli originali, colori molto tenui, ma chiaramente individuabili.
Commento
Il fenomeno si chiama contrasto successivo, l’immagine che appare quando scompare quella originale si chiama immagine consecutiva (eng. afterimage, deu. Nachbild) e ogni colore della immagine consecutiva è detto colore opponente al colore dell’immagine originale.
Questo fenomeno è causato da un altro fenomeno, quello dell’adattamento cromatico. Nei 3 secondi in cui abbiamo fissato il centro, il sistema visivo ha abbassato la sensibilità per i quattro colori in quattro aree delle retina. Quando i colori spariscono, il sistema visivo inizialmente è ancora con la sensibilità abbassata che questa volta non si compensa più con il colore di un quadrato, e allora vediamo altri quattro colori.
Il contrasto successivo è un fenomeno noto dai tempi di Aristotele. È stato studiato nell’Ottocento da Goethe e Schopenhauer ma soprattutto da Hering (vedi Ewald Hering (1834-1918) e la teoria dei processi opponenti).
Per Goethe questi colori che non dipendono da uno stimolo fisico sono i colori fisiologici, che lui considera fondamentali e che ha messo all’inizio della sua teoria.
Questo fenomeno non è mai stato studiato da Newton, perché Newton si è limitato a studiare i colori prodotti direttamente da uno stimolo fisico e la relazione tra stimolo fisico e colore percepito (cioè la colorimetria), mentre i colori dell’immagine consecutiva non dipendono direttamente da uno stimolo fisico, ma solo dai nostri fotorecettori e dal loro “affaticamento”. Dunque in un certo senso i colori studiati da Newton sono “altri” da quelli “fisiologici” studiati da Goethe.
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