colore digitale blog

Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

Nella serie Colore in InDesign CS4

IdCS4: introduzione al colore

InDesign CS4 implementa un efficace sistema di gestione digitale del colore basato sullo standard ICC, lo stesso standard che, con le necessarie variazioni, è implementato nelle altre applicazione della Creative Suite 4, cioè Photoshop CS4, Illustrator CS4 e Acrobat 8.

Il sistema di gestione del colore di InDesign si può completamente disattivare, ma né Adobe né io consigliamo di farlo. In ogni caso in questo fascicolo si presuppone che la gestione del colore sia attiva, se non è indicato il contrario.

InDesign supporta la creazione di grafica nativa, l’importazione di grafica raster e l’importazione di contenitori grafici. La grafica nativa è la grafica creata con gli strumenti di InDesign. È sempre vettoriale (InDesign non supporta grafica raster nativa) e si può creare nelle tre modalità di colore supportate, che sono Lab, RGB e CMYK.

La grafica raster viene sempre realizzata esternamente (tipicamente con Photoshop), salvata in qualche formato (tipicamente TIFF, PSD, JPEG) e in una delle modalità supportate. Viene quindi importata in InDesign, che importa oltre a Lab, RGB e CMYK, anche bitmap, scala di grigi, scala di colore, multitonalità.

Infine InDesign supporta l’importazione di grafica in formati contenitori, tipicamente PDF e EPS, che possono a loro volta contenere testo, immagini raster e illustrazioni vettoriali in varie modalità di colore.

La gestione del colore in Adobe InDesign CS4 è da una parte simile a quella delle altre applicazione della Creative Suite 4, cioè Illustrator e Photoshop, ma d’altra parte è più complessa.

Ciò è dovuto al fatto che InDesign ha obiettivi diversi da, per esempio, Photoshop, in cui un documento è una singola pagina con una singola immagine raster, in una singola modalità di colore e in un singolo profilo colore. Un documento InDesign è invece formato da più pagine, ognuna con più immagini raster e vettoriali, in modalità di colore diverse e con profili diversi.

È anche diverso il flusso di lavoro tipico: raramente si crea una immagine ex novo in Photoshop, più spesso si caricano immagini già disponibili, come le fotografie digitali; l’opposto vale per InDesign: quasi sempre si parte creando un nuovo documento o modificando un documento esistente.

Dunque, l’implementazione della gestione del colore in InDesign, al di là della somiglianza della terminologia (assegnare, convertire, profilo di lavoro, intento di rendering, compensazione del punto nero) è abbastanza diversa da quella delle altre applicazioni, fino ad essere poco comprensibile e creare confusione nell’utente tipico.
Qui sotto sono indicate le versioni di InDesign finora pubblicate:

VERSIONE PUBBLICATA IN
1 agosto 1999
2 gennaio 2002
CS (cioè 3) ottobre 2003
CS2 (cioè 4) maggio 2005
CS3 (cioè 5) aprile 2007
CS4 (cioè 6) ottobre 2008

 

La versione CS4 non differisce molto, per quanto riguarda la gestione del colore, dalle versioni precedenti, e la versione per Windows a sua volta è uguale a quella per Macintosh (a parte i comandi, come quello di stampa, che si rifanno al sistema operativo) e dunque gran parte di quanto scritto si può applicare a tutte le versioni.

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Mauro Boscarol

6/11/2008 alle 23:00

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