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Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

Nella serie Introduzione alla gestione digitale del colore

Caratterizzare una fotocamera o uno scanner

Conoscere une periferica, dal punto di vista della gestione del colore, significa conoscere la sua caratterizzazione. Cominciamo a vedere cos’è la caratterizzazione di una fotocamera. Questa che segue è la descrizione dei principi della caratterizzazione, non è una descrizione della realizzazione pratica.

Per caratterizzare una fotocamera si usa un target di Gretag Macbeth (ora X-Rite) che si chiama ColorChecker. Ci sono altri target adatti per la caratterizzazione delle fotocamere, ma questo è il più usato. Si può comperare online per esempio da Ital SystemApromaColourConfidence e in altri store. Il target esiste in formato A4 e in formato carta di credito. Questo fotografato qui sotto è in formato A4:

ColorChecker ha 4 righe ognuna composta da 6 tacche colorate per un totale di 24 tacche. I colori sono quelli più comuni che capitano nella vita di tutti i giorni. Per esempio la prime due tacche sono colori della pelle, le altre l’azzurro del cielo e il verde del prato, e così via.

Per caratterizzare una fotocamera, si fotografa il ColorChecker sotto una data illuminazione. La fotocamera restituisce dei numeri RGB per ogni tacca.

A questo punto si compila una tabella, una riga per ogni tacca colorata, segnando a fianco i numeri di fotocamera e le coordinate colorimetriche, che si misurano con uno strumento (uno spettrofotometro). Il risultato è qualcosa del genere:

Questa tabella è la caratterizzazione di quella particolare fotocamera (per esempio Nikon D40) sotto quell’illuminante (per esempio luce del giorno). Mancano un mucchio di righe naturalmente, che tuttavia si potranno creare con appositi algoritmi di interpolazione. Supponiamo a questo punto di avere la tabella completa (domanda: quante righe ha la tabella completa?).

Questo è il principio di caratterizzazione di una fotocamera. Per farlo in pratica ci sono da considerare molti dettagli che qui tralasciamo, ma che vedremo più avanti.


Caratterizzare uno scanner

La caratterizzazione dello scanner è molto simile alla caratterizzazione di una fotocamera. La principale differenza è che si usano altri tipi di target. Il più noto è il target IT8, che viene prodotto su carte diverse (Agfa, Kofak, Fuji):

Lo scanner crea dei numeri RGB per ogni tacca, il cui colore può essere misurato e rappresentato con coordinate colorimetriche XYZ. La tabella che raccoglie i numeri RGB e  le corrispondenti coordinate colorimetriche XYZ è la tabella di caratterizzazione dello scanner e del supporto del target.

Nel prossimo post vediamo il primo uso della tabella di caratterizzazione di una fotocamera.

 

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Mauro Boscarol

20/8/2008 alle 14:05

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2 commenti

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  1. Salve, mi piacerebbe sapere qualcosa in più in merito alla caratterizzazione della fotocamera: come si fa, cioè, in dettaglio a realizzarla? Col colorcheker ci sono le istruzioni accluse per farlo, in pratica? Grazie (questi post sono davvero molto interessanti, complimenti).

    freddy

    16/11/08 alle 17:58

  2. In due parole: serve un target ColorChecker e un software adeguato. Si fotografa il target e si dà l’immagine in pasto al software.

    Però bisogna vedere se deve essere fatto il profilo finale (cioè con l’immagine output referred) o a livello Raw (cioè con l’immagine scene referred). In quest’ultimo caso bisogna vedere se il Raw converter utilizzato accetta un profilo scene referred.

    Mauro Boscarol

    16/11/08 alle 19:42

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