Nella serie Spazi RGB celebri
Wide Gamut
Tradotto in italiano “RGB ad ampia gamma”. È completamente interno al diagramma di cromaticità, anche se dal grafico qui sotto non pare.
Caratteristiche
Uno spazio colore RGB che ha il massimo gamut possibile mantenendo i primari all’interno del diagramma delle cromaticità. I primari sono tre colori spettrali, precisamente a 700, 525 e 450 nm.
Il bianco è D50 e il gamma 2.2.
Ispirato a “the maximum additive triangle of Hardy and Wurzburg” che però aveva i primari a 700, 535, 400 nm (Evans An Introduction to Color, 1937, pag. 238) è stato introdotto con Adobe Photoshop nel 1998.
Richiede immagini a profondità di almeno 16 bit, perché a causa della sua ampiezza, le immagini a 8 bit per primario vengono posterizzate specialmente nei verdi chiari.
Profilo ICC
Adobe inserisce nelle applicazioni della Creative Suite (Photoshop, Illustrator, InDesign) un profilo ICC versione 2.1.
Utilizzo
Oggi è usato raramente. Secondo Bruce Fraser
Wide Gamut RGB, which is built into Photoshop, is pretty wide but has weak blues that tend to shift to purple, and hues tend to shift when you edit tone. This happens to some extent in any RGB space, but it’s much more pronounced in wide-gamut spaces in general, and even more so in Wide Gamut RGB.
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5 commenti
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Buongiorno
dicendo che è poco usato quindi lei sconsiglia l’acquisto di monitor wide gamut?
giancarlo
21/11/13 alle 22:28
Non lo sconsiglio, anzi lo consiglio caldamente.
Mauro Boscarol
21/11/13 alle 22:31
Ho letto i commenti di alcuni possesori di monitor wide gamut che si lamentano che il browser internet e il dvd player mostra colori molto saturi. E’ solo un errore di calibrazione?
giancarlo
22/11/13 alle 01:17
È il segno che la compensazione monitor non viene fatta.
http://www.boscarol.com/blog/?p=10486
Mauro Boscarol
22/11/13 alle 11:13
Comunque questo post si riferisce allo spazio RGB Wide Gamut, non ai monitor wide gamut. Sono due cose diverse.
Mauro Boscarol
22/11/13 alle 11:15