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Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

Nella serie Storia della gestione colore in Photoshop

Photoshop 3 (settembre 1994)

La versione 3 di Photoshop viene pubblicata per diversi sistemi operativi: Macintosh (System 7), Windows (3, NT 3.5, 95), e Unix (Sun Solaris).

Costa 895$ e avrà cinque aggiornamenti: 3.0.1, 3.0.2, 3.0.3 (febbraio 1995), 3.0.4, 3.0.5 (giugno 1995).

Photoshop 3 viene fornito su 6 floppy disk da 800 K oppure alternativamente su CD-ROM.

Photoshop 3 usa internamente Lab per le conversioni colore e Lab compare anche nel Color Picker. Si tratta di Lab basato sull’illuminante D50. Ciò provoca inizialmente alcuni disguidi in Europa, in quanto D50 è lo standard per le arti grafiche in America settentrionale, ma in Europa lo standard è D65 (che è un bianco meno giallo di D50).

Questo è il Color Picker su Win e Mac, in inglese:

Photoshop 3.0 Mac eng

Photoshop 3 ha lo stesso color management system di Photoshop 2.5. Le impostazioni di gestione colore sono raggruppate in quattro comandi del menù File > Preferences: Monitor Setup, Printing Inks Setup, Separation Setup e Separation Tables:

Nella finestra Monitor Setup vengono indicati i parametri del monitor, il cui spazio RGB è utilizzato come spazio di lavoro. Inoltre questi parametri sono usati per la conversione da RGB a Lab:

Nella finestra Printing Inks Setup vengono indicati le condizioni di stampa. Questi parametri sono utilizzati per la conversione da Lab a CMY e viceversa:

Nella finestra Separation Setup sono definiti i parametri di generazione del nero, necessari per la conversione da CMY a CMYK:

Le Separation Tables consentono di combinare i parametri di Printing Inks e di Separation Setup creando un’unica tavola di trasformazione da RGB a CMYK e viceversa:

Tutto il sistema di gestione colore di Photoshop 3 è indicato nel diagramma qui sotto tratto da una pubblicazione Adobe dell’epoca, la mitica Tech Note #4251 dell’8 agosto 1994:

Le immagini RGB sono definite nello spazio del monitor. Per visualizzare una immagine RGB i numeri RGB sono trasformati in Lab e da Lab si calcolano i numeri RGB per il monitor: è l’antenato della compensazione monitor.

Per visualizzare una immagine CMYK, Photoshop 3 usa Separation setupPrinting Inks per convertire i valori CMYK in Lab e Monitor Setup per convertire i valori Lab ai valori RGB del monitor.

Per convertire una immagine RGB in CMYK, Photoshop 3 utilizza i parametri di Monitor Setup per convertire RGB in Lab, e i parametri di Printing Inks Setup per convertire Lab in CMY e quindi i parametri di Separation Setup per generare il nero e dunque convertire CMY in CMYK. Le conversioni in quadricromia di Photoshop 3 sono fatte con quello che oggi si chiama intento colorimetrico relativo, e dunque tagliano i colori fuori gamut. Sarà così fino alla versione 4 di Photoshop.

Il comando CMYK Preview consente di fare una soft proof, ma solo per destinazioni CMYK e con un solo intento di rendering (solo a partire dalla versione 6 questo comando diventerà una vera e propria soft proof e cambierà anche nome).

Il comando Gamut preview utilizza i dati di separazione e determina i colori dell’immagine che sono all’esterno del gamut della periferica di destinazione, ma è poco accurato, tanto da essere inusabile.

Poiché Photoshop 3 non supporta i profili ICC, Apple sviluppa tre plug-in (solo per la versione Macintosh di Photoshop e solo per documenti TIFF):

che consentono a Photoshop di fare rispettivamente una conversione di colore, una simulazione e una incorporazione del profilo ICC. Si tratta del primo utilizzo dei profili ICC da parte di Photoshop (anche se con plug-in esterni).

Per importare immagini provenienti da Kodak Photo CD, Photoshop 3 include una parte di Kodak Precision Color Management System (KPCMS). Le immagini vengono lette nel loro spazio nativo (Photo YCC) e convertite in RGB o Lab.

Nel 1995 viene pubblicato Real World Photoshop 3, di David Blatner e Bruce Fraser, il libro considerato più completo su Photoshop, ancora oggi acquistabile su Amazon. Il libro verrà aggiornato all’uscita di ogni successiva versione di Photoshop.

Quasi due anni dopo la versione 3, Adobe pubblica la versione successiva di Photoshop, la versione 4.

 

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Mauro Boscarol

29/9/2008 alle 14:59

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