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Il blog di Mauro Boscarol sulla gestione digitale del colore dal 1998

Nella serie Norme e standard nelle arti grafiche

Carta da stampa offset a norma ISO 12646-2: 2007-2013

La norma ISO 12647-2 Offset lithographic processes (cioè per i processi litografici offset in piano e a bobina) è stata pubblicata nel 1996, riscritta nel 2004 , emendata nel 2007, riscritta nel 2013. Riguarda la stampa offset piana, la stampa offset rotativa a caldo e la stampa offset rotativa narrow.

Le versione 1996 e 2004 sono obsolete. La norma attualmente operativa è quella del 2007. Per la versione del 2013 sono appena usciti i profili per cui non è ancora pienamente operativa.

La norma è scritta in inglese e in francese. Si può acquistare online direttamente da ISO per 118 franchi svizzeri. Viene fornita in PDF o in ePub. Qui un riassunto in italiano di Denis Salicetti pubblicato su Italia Grafica di ottobre 2014.


Tipi di carta

La norma del 2007 prevede 5 tipi di carta, definiti come segue:

  • tipo 1: Gloss-coated, wood-free (patinata lucida, senza legno); possono essere di questo tipo le carte WFC (Woodfree coated) e MWC (Medium weight coated);
  • tipo 2: Matte-coated, wood-free (patinata opaca, senza legno);
  • tipo 3: Gloss-coated, web (patinata lucida leggera in bobina); può essere di questo tipo  la carta LWC (light weight coated);
  • tipo 4: Uncoated, white (non patinata, bianca);
  • tipo 5: Uncoated, slightly yellowish (non patinata, avoriata).

La carta non patinata è anche detta usomano o naturale.

La norma 12647-2:2007 non tiene conto di alcune carte usate in pratica. Per esempio la carta SC (Super-Calendered, carta non patinata lucida per rotativa) e la carta MFC (Machine Finished Coating, carta patinata opaca per rotativa), che è in realtà una carta patinata con un fattore di lucidezza inferiore a 25 (cioè una “vera” matte), ed altre carte da offset rotativa.

La norma del 2013 prevede 8 tipi di carta, definiti come segue:

  • PS1 Premium coated (piana e rotativa a caldo)
  • PS2 Improved coated (rotativa a caldo)
  • PS3 Standard glossy coated (rotativa a caldo)
  • Ps4 Standard matte and semi-matte coated (rotativa a caldo)
  • Ps5 Wood-free uncoated (piana e rotativa a caldo)
  • Ps6 Supercalendered uncoated (rotativa a caldo)
  • PS7 Improved uncoated (rotativa a caldo)
  • PS8 Standard uncoated (rotativa a caldo)


Colore della carta (2007)

La prima richiesta normativa sulla carta è che le coordinate L*, a* e b* (riferite al bianco D50 e misurate su sfondo bianco) del colore di ogni tipo di carta a norma (il tipo è indicato qui sotto in un cerchio) devono essere comprese nei valori indicati in questo grafico:

Cinque tipi di carta secondo ISO 12647-2

Per esempio il colore della carta tipo 1 deve avere coordinate CIELAB comprese in questi intervalli:

  • 92 ≤ L* ≤ 98 (è scritto a destra in corrispondenza della carta di tipo 1)
  • -2 ≤ a* ≤ 2
  • -5 ≤ b* ≤ -1

Si noti che per il colore della carta non viene usata la differenza di colore ΔE*, ma le differenze sulle singole coordinate L*, a*, b*. Le coordinate L* a* b* si misurano con un normale spettrofotometro (per esempio Eye-One Pro di X-Rite).

Lo sfondo di misurazione del foglio di carta, in generale, può essere

  • self o substrate backing (sb) cioè il foglio di carta viene messo sopra un pacchetto di altri fogli dello stesso tipo;
  • black backing (bb) cioè il foglio di carta viene messo sopra uno sfondo nero;
  • white backing (wb) cioè il foglio di carta viene messo sopra uno sfondo bianco.

La vecchia normativa del 1996 richiedeva la misura con self backing; la nuova normativa del 2004 prevede black backing per la stampa bianca e volta (questi valori sono normativi) e white backing per la stampa solo in bianca (questi valori sono informativi).


Lucidezza della carta (2007)

La seconda richiesta normativa sulla carta riguarda il cosiddetto gloss che in italiano si chiama “lucidezza” (vedi per esempio a pag. 265 di Misurare il colore, a cura di Claudio Oleari, 2a ed. 2008).

La lucidezza è una proprietà superficiale dei corpi, in questa caso della carta, e dipende dalla capacità della superficie di riflettere la luce con lo stesso angolo di incidenza, dipende cioè solo dalla riflessione speculare.

La metodologia di misurazione è quella specificata da TAPPI (Technical Association of the Pulp and Paper Industry) nel suo documento T 480 (con angolo di incidenza 75°, cioè 15° dal piano). Una carta è gloss se ha un fattore di lucidezza tra 50 e 80, silk tra 20 e 40 e matte tra 10 e 20.

La richiesta della norma 12647-2 per quanto riguarda il fattore di lucidezza di ognuno dei cinque tipi di carta è la seguente:

  • carta tipo 1: 60 – 70% (gloss)
  • carta tipo 2: 33 – 43% (silk)
  • carta tipo 3: 50 – 60% (gloss)
  • carta tipo 4: 1 – 11% (matt)
  • carta tipo 5: 1 – 11% (matt)

La lucidezza si misura con uno strumento specializzato e costoso che ufficialmente si chiama “lucentimetro”, ma che correntemente viene chiamato  glossmetro.

Non esistono altre richieste normative sulla carta, ma nella norma sono elencate altre due indicazioni informative (quindi non normative).


Indicazioni informative (2007)

La prima indicazione riguarda la cosiddetta ISO brightness. Brightness è un attributo percettivo del colore e si traduce in italiano brillanza, ma questa ISO brightness non ha nulla a che fare con la brillanza.

Come già indicato in un post precedente, la ISO brightness (talvolta tradotta con grado di bianco ISO) è la misura del fattore di riflessione della luce nella regione del blu, precisamente alla lunghezza d’onda di 457 nm. Questa misura viene considerata una misura della bianchezza della carta, da non confondere con whiteness, che include l’intero spettro visibile. In questa pagina di International Paper si discute la differenza tra questi due concetti.

La ISO brightness dovrebbe essere circa la seguente per i cinque tipi di carta (non ci sono indicazioni di tolleranza, essendo un dato informativo, non normativo):

  • carta tipo 1: 89%
  • carta tipo 2: 89%
  • carta tipo 3: 70%
  • carta tipo 4: 93%
  • carta tipo 5: 73%

La seconda indicazione informativa riguarda la grammatura per i cinque tipi di carta, che dovrebbe essere circa la seguente:

  • carta tipo 1: 115 g/m2
  • carta tipo 2: 115 g/m2
  • carta tipo 3: 70 g/m2
  • carta tipo 4: 115 g/m2
  • carta tipo 5: 115 g/m2

Riassumo qui i valori previsti dalla norma in forma tabellare per le norme 1996 e 2004 (obsolete).

Tipo di

carta

Misura su sfondo bianco (white backing) previste solo dalla norma 2004 (informativo) Misura su sfondo nero (black backing) previste dalla norma 1996 e 2004 (normativo) Luci-dezza

(gloss)

ISO brightness previsto dalla norma 2004 ISO brightness previsto dalla norma 1996 g/m2
L a b L a b
1 95 0 -2 93 0 -3 65% 89% 85% 115
2 94 0 -2 92 0 -3 38% 89% 83% 115
3 92 0 5 87 -1 3 55% 70% 70% 70
4 95 0 -2 92 0 -3 6% 93% 85% 115
5 90 0 9 88 0 6 6% 73% 85% 115
toll. ±3 ±2 ±2 ±3 ±2 ±2 ±5%

 

 

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Mauro Boscarol

19/12/2008 alle 14:20

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2 commenti

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  1. Ad ogni tipo di carta è abbinato uno specifico profilo colore?
    Se si quale.

    Per utilizzare carte particolari, per esempio che siano adatte ad una qualità artistica (riproduzioni d’arte e libri fotografici di alto pregio) ci sono profili colore specifici diversi da quelli comuni (Fogra 39 / 27 …..).

    Grazie
    Maurom

    maurom

    25/11/09 alle 20:59

  2. maurom scrive:
    Ad ogni tipo di carta è abbinato uno specifico profilo colore?
    Se si quale.

    Certo, basta che prosegui la lettura della serie e arrivi al post n. 15 intitolato “dalla carta al profilo ICC”:
    http://www.boscarol.com/blog/?p=6782

    Mauro Boscarol

    25/11/09 alle 21:08

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